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Importare pacchi dall’estero all’Italia

Importare pacchi dall'estero all'Italia

Importare pacchi all’estero dall’Italia può essere un vero e proprio tour de force, specialmente per chi non è esperto o per chi non lo ha mai fatto. Anche se imparare come importare pacchi dall’estero all’Italia può sembrare inutile a molti, vi assicuriamo che non è assolutamente così e che può capitare a tutti di averne bisogno: per esempio, potrebbe essere utile nel caso in cui si voglia acquistare un prodotto da un marchio internazionale, che però non si occupa di spedizioni internazionali; oppure potrebbe essere utile nel caso in cui un parente lontano voglia mandare un regalo, un pacco o qualunque altra cosa e così via.

Per questo motivo, abbiamo deciso di scrivere questo articolo, che ha lo scopo di essere una vera e propria guida in merito a come si importano pacchi dall’estero all’Italia: cercheremo di capire insieme e di spiegare nel dettaglio tutto quello che c’è da sapere prima di importare pacchi e, non meno importante, definiremo quali sono gli oggetti proibiti per quello che riguarda l’importazione dei pacchi dall’estero all’Italia.

Ma prima di capire e di spiegare tutto questo, non sarebbe bene sapere qual è l’effettivo iter da fare per importare pacchi dall’Italia all’estero? Vi basti sapere che la procedura è molto semplice e anche economica, specialmente se si sceglie una piattaforma  per spedire pacchi, come la nostra di SpedizioneComoda.it: è sufficiente prenotare una spedizione proprio dalla nostra piattaforma, all’interno della quale è possibile trovare tutti i moduli necessari e anche tutte le diverse opzioni per la spedizione. All’interno del nostro sito, inoltre, è possibile conoscere quanti giorni impiegherà la spedizione ad arrivare a destinazione a seconda dell’area del mondo selezionata e i vari prezzi includono già eventuali costi di dogana.

Fatta questa doverosa premessa, continuiamo con il nostro articolo e approfondiamo l’argomento dell’importazione pacchi dall’estero all’Italia!

Tutto quello che c’è da sapere prima di importare pacchi dall’estero all’Italia

Quando si parla del servizio di spedizione pacchi e, come in questo caso, di spedizioni internazionali, i dubbi circa le procedure, i limiti e i moduli da compilare sono molteplici e diversi. In questo paragrafo, cercheremo di dare una risposta a tutte le possibili domande circa questo argomento, cercando di spiegare tutto quello che c’è da sapere prima di importare pacchi dall’estero all’Italia. Tralasciando, però, gli aspetti più tradizionali, come per esempio la scelta del corriere espresso più adatto (che potrebbe essere il corriere DHL, il corriere UPS e così via), in questo paragrafo ci concentreremo su quelli che sono due aspetti fondamentali per quanto riguarda l’importazione dei pacchi dall’estero all’Italia: questi due aspetti sono la differenza tra le importazioni europee e le importazioni extra-europee e il sistema della dogana italiana.

Iniziamo subito dalla differenza tra le importazioni europee e le importazioni extra-europee: decidere di importare un pacco dalla Spagna, infatti, è molto diverso rispetto a importarne uno che arriva dagli Stati Uniti d’America. Ma da che cosa dipende questa differenza? Questa differenza dipende dall’adesione dei diversi paesi alla convenzione di Schengen, convenzione che permette la libera circolazione di merci e prodotti solamente tra i paesi che vi hanno aderito. Secondo questa convenzione, quindi, importare un pacco che arriva comunque dall’Europa è molto semplice, esattamente come una spedizione nazionale. Ma per quanto riguarda le spedizioni extra-europee? La questione, in questo caso, si fa più complicata, dal momento che alle dogane effettueranno tutti i controlli necessari al pacco e a ciò che è contenuto al suo interno, insieme a tutti i vari documenti richiesti per la spedizione.

Per quanto riguarda il sistema della dogana italiana, va detto che le importazioni dall’estero all’Italia (come già abbiamo accennato) sono soggette a diverse procedure di controllo, utili a verificare l’idoneità e la legalità del prodotto che sta per entrare nel paese. Molto importanti, inoltre, per quello che riguarda il sistema della dogana italiana, sono i concetti di dazi, di tariffe doganali e di franchigie: scopriamo insieme di che cosa stiamo parlando.

  • dazi sono imposte calcolate sul valore e sulla quantità dei prodotti in entrata nel paese e si basano sulle indicazioni che sono riportate all’interno delle tariffe doganali.
  • Queste tariffe doganali sono dei veri e propri codici, utili per identificare ogni singolo prodotto soggetto ai dazi (di cui abbiamo parlato precedentemente). Ogni paese ha le sue proprie tariffe doganali, facilmente reperibili sul sito online delle dogane del paese in questione.
  • In ultimo, le franchigie sono dei limiti che, se correttamente rispettati, permettono di non pagare nessuna tariffa doganale.

Importare pacchi dall’estero all’Italia: quali sono i prodotti illegali e proibiti

Ma a che cosa servono questi controlli doganali? Come è facile intuire, i controlli doganali servono a verificare che nel suolo italiano non entrino oggetti che sono considerati illegali e proibiti; questi controlli vengono eseguiti da uno specifico e determinato personale di agenti doganali, i quali conoscono alla perfezione la lista degli oggetti proibiti e che, di conseguenza, hanno tutte le competenze e le conoscenze per poter portare a termine questo lavoro in maniera del tutto corretta.

In questo paragrafo, elencheremo proprio quelli che sono i prodotti considerati illegali e proibiti per quanto riguarda l’importazione di pacchi dall’estero all’Italia. Ci teniamo a sottolineare, però, che questo elenco non è un elenco completo e che per trovare tutte le informazioni utili in merito a quelli che sono i prodotti illegali e proibiti vi rimandiamo al sito ufficiale delle dogane italiane. Fatta questa premessa, ecco l’elenco dei prodotti illegali e proibiti:

  • qualunque cibo, vitamina o integratore alimentare contenente stevia;
  • prodotti contenenti o a basi di triptofano;
  • prodotti contenenti fibre di asbesto;
  • termometri a base di mercurio;
  • prodotti contenenti DMF;
  • farmaci;
  • oggetti con lame metalliche flessibili;
  • giocattoli contenenti solfato di rame;
  • sementi e legumi provenienti dall’Egitto, a causa delle recenti epidemie provocate dal batterio escherichia coli;
  • prodotti di cancelleria simili ad alimenti;
  • tabacco.

Tutti questi prodotti e molti altri sono proibiti per una semplice ed ovvia ragione: sono proibiti per la loro pericolosità nei confronti della salute della popolazione e nei confronti del benessere dell’ambiente; altri, invece, sono proibiti perché infrangerebbero alcune delle Leggi Italiane.